Della ‘séduisante’ Barbara Braghin, firme illustri hanno scritto diffusamente, grazie a quel suo incedere gentile ma deciso nel mondo dello ‘showbiz’ e della carta stampata. E molto si parla e si continuerà a parlare della prorompente vitalità di questa statuaria rovigina che, non paga della quieta vita lavorativa di provincia, approda a Londra e vira oltreoceano per poi raccogliere le esperienze variegate dei fasti romani... Barbara dedica ampio corpo al quotidiano ordito di questa nostra capitale amata e detestata dai più, già barocca e felliniana, poiché - in molti passaggi del suo “ I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata” – richiama l’ultima magistrale opera di Sorrentino, intrisa di divertissement ed incognite, relate a quel mondo di maschile egotismo. Un mondo fallace, a sé circoscritto e crudelmente autocompiaciuto che fa capo all’intrigo annaspante e mai concluso del ‘do ut des’. Sempre in campo cinematografico, mi piace accostare Barbara Braghin ad icone di elegante tenera femminilità (ecco Giulietta Masina) e, a seguire, Sandra Milo e Stefania Sandrelli (naturale contrappunto tra ironica, incisiva intelligenza di tratto e bellezza bucaschermo)... Barbara è una folata ‘evergreen’: ottimismo sagacia e un innato talento di sana interrelazione, la collocano a pieno ruolo nell’universo Donna. Visione Bionda, ma Bon Ton. Amica di sé stessa e di tutte noi (consentiteci un briciolo di rimpianto, per le occasioni fuggite). Tanti affettuosi auguri, verso ancor più ampi traguardi... Un 8 Marzo, per tutti i giorni di una “longlastin’ sparkling life” .
Caterina Berardi
Giornalista
Direttore Responsabile di www.mediartenews.it
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